I PROGETTI
VIVERE L'AVVENTURA
Parkinson Postural Walking
Parkinson Postural Walking, partendo dalla complessa richiesta del gesto tecnico del Nordic walking, si propone di focalizzare l’attenzione dei partecipanti su poche tematiche: il conseguimento di una postura eretta ed allineata ed un passo ampio e cadenzato.
La tecnica prevede l’uso dei bastoni come strumenti essenziali per creare il feedback sul corretto allineamento del tronco e di conseguenza del capo: questo permette una camminata ergonomica ed economica dal punto di vista del ridotto sovraccarico sulle articolazioni e sui muscoli. Gli obiettivi possono essere molteplici, ma il principale è rappresentato dal costruire una marcia sicura in una postura corretta, che possa essere poi riprodotta in qualsiasi momento della vita e della giornata della persona con Parkinson, da quando si muove all’interno dello spazio domestico a quando si reca al supermercato, al cinema o a fare una passeggiata con il cane.
Lo scopo è quindi intervenire sulla autonomia di movimento della persona, migliorandone così l’immagine di sé e l’autostima.
Inoltre, la creazione di un gruppo rappresenta uno stimolo all’aggregazione e al confronto con persone che vivono lo stesso percorso legato alla patologia, favorendo così la creazione di nuovi legami e uno scambio di informazioni, vissuti ed idee relative alla gestione nel quotidiano delle problematiche presentate dalla patologia.
Parkinson Fight Club
La Parkinson’s Foundation raccomanda alle persone con malattia di Parkinson almeno 150 minuti a settimana di esercizio fisico di media- alta intensità, suddivisi fra attività aerobica, rinforzo muscolare, training dell’equilibrio e dell’agilità, attività multitasking e stretching.
Un programma di esercizio con queste caratteristiche ed eseguito con costanza può portare ad un miglioramento dei sintomi motori e non motori e ad un rallentamento della progressione della malattia.
La boxe, per le sue caratteristiche, è una delle attività motorie consigliate come complementari alla riabilitazione. Nel Parkinson Fight Club vengono proposte lezioni di boxe adattata senza contatto, attraverso un programma specifico che prevede esercizi mirati al miglioramento dell’equilibrio, della rigidità, della forza e della resistenza, oltre a una stimolazione di alcune abilità cognitive (come memoria di lavoro, attenzione focalizzata, flessibilità, pianificazione).
Le classi sono costituite da piccoli gruppi di partecipanti,in modo da poter garantire una personalizzazione degli esercizi e qualità dell’insegnamento e le lezioni seguono una progressione di difficoltà, in modo tale da essere stimolanti, allenanti e da permettere ai partecipanti di sfidare i propri “limiti”. Inoltre, le lezioni in piccoli gruppi facilitano la socializzazione, con un impatto positivo sulla sfera emotiva e sulla qualità della vita.
Il Parkinson non è un limite
Il percorso didattico di arrampicata indoor denominato “Il Parkinson non è un limite” è un progetto, unico al mondo che prevede un percorso didattico di arrampicata adattata dedicato alle persone con patologie neurologiche e ai loro familiari e caregiver. Gli obiettivi sono molteplici e sono inerenti alla sfera motoria, psicologico-emotiva e relazionale dei partecipanti. Dal punto di vista motorio l’apprendimento di nuovi gesti stimola la capacità di apprendere e strutturare nuove strategie per fare fronte alle problematiche motorie imposte dalla malattia. La sensazione di riuscire a fare quello che non si credeva possibile anche quando si era “sani”, il cimentarsi in una attività che pone tutti, pazienti e non, sullo stesso livello davanti alla richiesta motoria, il verificare che c’è una parte non-malata di sé molto più ampia e performante di quanto non si credesse, ha mostrato fantastiche ricadute sul tono dell’umore, sull’immagine di sé e sull’autostima